Chi ben comincia…

…è a metà del viaggio.

Queste siamo noi. La valigia sempre pronta ad essere riempita di vestiti. La testa sempre pronta ad essere riempita di sogni. Ma i sogni possono diventare realtà, ne siamo certe, ce l’ha insegnato Walt Disney quando eravamo piccole. E adesso che siamo grandi, vogliamo provare a realizzarne qualcuno.

Dicono che il tre sia il numero perfetto. Ebbene… eccoci qui.

12498995_10154003794737298_357408444_nEsther è nata a Lecce, ha studiato a Bologna e lavora a Milano. Se va avanti così, tra qualche anno si sposerà in Germania e farà un figlio in Svezia. Quand’era piccola sognava di diventare un’esploratrice e girava sempre con il berretto in testa e la macchina fotografica al collo. E oggi le cose non sono cambiate… berretto a parte. C’è una cosa, però, che Esther ama più di ogni altra: cucinare. I fornelli sono il suo regno, il cucchiaio di legno è il suo scettro e il cappello da chef è la sua corona. Non ditele che avete “un leggero languorino”, perché – anziché portarvi un Ferrero Rocher – la vedrete tornare con un pentolone di orecchiette, un vassoio di friselle, peperoni fritti e una valanga di pasticciotti alla crema. D’altronde è milanese d’adozione, ma nel suo cuore splendono il sole e le tradizioni della Puglia.

12325547_10154003805062298_1461036094_oPassiamo a un’altra componente del trio. Francesca dice di essere nata a Milano e cresciuta a Lugano, ma molti sospettano che sia un alieno in missione sulla Terra. È piena di ricci e di contraddizioni: adora mangiare ma non sa cucinare; le piace viaggiare ma non ha la patente; voleva fare la suora ma è diventata copywriter. È pure astemia e quando va nei locali con gli amici ordina un bicchiere di latte freddo, mettendo tutti in imbarazzo. “Quando va nei locali”, sottolineiamo. Francesca non esce mai, soprattutto il sabato sera, che rappresenta per lei un giorno solenne. È il giorno consacrato a Santa Maria de Filippi da Pavia, suo grande amore, insieme al cibo. Una leggenda narra che Francesca non abbia il cuore e che possieda in compenso due stomaci. Single da sempre, ad oggi l’unica relazione accertata è con il Big Tasty menu del McDonald’s.

10575873_10154003801007298_773342476_oE poi c’è Silvia, bresciana DOC. Delle tre, è la componente più spirituale. La mattina non dice buongiorno, dice “om”. Non ha mal di pancia, ha mal di chakra. Non si siede sul divano, fa la posizione del loto. Oltre alla sua passione per lo yoga, Silvia adora anche gli animali e stare in mezzo alla natura, forse è per questo (o per pigrizia?) che tiene l’albero di Natale 365 giorni all’anno. L’abbiamo vista personalmente parlare con i cavalli e prova un amore incondizionato per il suo cagnolone Boris. Però. C’è un però. Dovete sapere che la nostra cara, vecchia – è la più vecchia – Silvia butta le cimici nel gabinetto. Tutti animalisti finché non si tratta di cimici e zanzare! Ma c’è di più. Una volta Silvia ha investito un riccio. È stata una questione di secondi: SPLAT! E il riccio non c’era più. Lei, tuttavia, ne soffre ancora oggi e il “riccicìdio” è una macchia indelebile sulla sua coscienza.

Ci accomunano due grandi passioni: la musica e i viaggi, che siamo riuscite a fondere in un’unica cosa. Perché il rumore della macchina che sfreccia verso mete lontane è la nostra colonna sonora preferita.

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